Il consigliere regionale ha illustrato una risoluzione approvata in Regione

I tagli del Governo sui fondi per l’editoria rischiano di minare la sopravvivenza di oltre 20 testate locali in Emilia-Romagna, la Regione intervenga sul Governo per scongiurare questa grave situazione e promuovere un piano di sostegno all’editoria. Il grido d’allarme è del consigliere Pd Gianni Bessi che, nel merito, ha illustrato una risoluzione (prima firmataria Valentina Ravaioli ) approvata dall’Assemblea Legislativa, in cui si evidenzia come il Fondo per l’editoria per il 2014 e il 2015, sia stato portato a cifre tali da non garantire la sopravvivenza di oltre 20 testate locali che ne usufruiscono. Un taglio che si abbatte su un settore già in forte crisi.  ‘In Emilia-Romagna la stampa locale quotidiana e periodica – si legge nel documento – riveste un ruolo centrale per il pluralismo dell’informazione, per la democrazia, per la copertura delle notizie in aree geografiche e realtà sociali non toccate dall’informazione prodotta dai grandi media nazionali e per il controllo da parte dei cittadini dell’operato delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali, oltre a rappresentare una realtà estremamente significativa dal punto di vista occupazionale. Negli ultimi anni la crisi economica e finanziaria ha reso più difficile la vita delle piccole testate locali, in primo luogo di quelle delle società editoriali cooperative e non profit impegnate a fronteggiare un mercato pubblicitario in asfissia ed una diminuzione costante del numero dei lettori e costrette, in molti casi, alla chiusura.’ Pertanto non solo, secondo il consigliere democratico, vanno ripristinati i fondi a cui le testate hanno diritto ma nel documento si chiede un impegno affinché ‘si avvii quella riforma generale del settore di concerto con le organizzazioni di categoria editoriali, giornalistiche, poligrafiche e della distribuzione, che le stesse sollecitano da tempo, a partire da un quadro normativo chiaro e certo dei contributi pubblici destinati alle testate edite da cooperative di giornalisti ed associazioni no profit

Pieno sostegno dunque al comparto dell’editoria per garantire un reale pluralismo dell’informazione e l’occupazione per i lavoratori del settore.

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