Il consigliere regionale PD, appoggia la raccolta di firme per arginare il fenomeno delle coop fantasma. ‘Distorcono il mercato e favoriscono l’infiltrazione della criminalità organizzata’

E’ assolutamente opportuna e urgente un’iniziativa legislativa che argini il fenomeno delle false cooperative che sta distorcendo il mercato e danneggiando le cooperative serie che hanno i lavoratori in regola.‘

Il consigliere regionale Gianni Bessi (PD) appoggia la mobilitazione promossa dall’Alleanza delle Cooperative italiane per raccogliere 50.000 firme entro i prossimi sei mesi su una proposta di legge popolare che stabilisca controlli più stringenti sulle false cooperative.

Il fenomeno delle cooperative che hanno vita breve e vengono costituite ad hoc per eludere ogni controllo si sta allargando a macchia d’olio – sostiene il consigliere BessiSi tratta di una realtà che inquina il mercato offrendosi a prezzi più bassi di quelle che agiscono correttamente rispettando i diritti di chi lavora. E’ assolutamente necessario un intervento legislativo che adegui le normative e imponga sanzioni consone altrimenti, in questo momento di crisi, a rimetterci è chi cerca di difendere la produttività e offre posti di lavoro tutelando la legalità

Secondo le stime del Centro Studi dell’Alleanza ci sono oltre 120 mila lavoratori che operano, all’interno delle cooperative dei servizi, totalmente nel sommerso, in un limbo non monitorato, senza tutele o con garanzie parziali con una perdita netta, in termini fiscali e previdenziali, di oltre 750 milioni di euro l’anno.

Da qui l’idea di una legge che contempli la cancellazione dall’albo delle coop per quelle non in regola dopo i controlli, un programma di revisione per le imprese mai ispezionate, tempestive comunicazioni con l’Agenzia delle entrate per evitare il fenomeno di coop che nascono e cessano l’attività in pochi mesi accumulando debiti verso l’Erario, quindi una cabina di regia al Ministero dello Sviluppo economico per coordinare meglio i soggetti chiamati a vigilare, fino allo stop al massimo ribasso nelle gare d’appalto, il rafforzamento della partecipazione dei soci e l’applicazione del Protocollo di legalità sottoscritto con il Ministero dell’Interno contro le infiltrazioni mafiose.

E’ chiaro come dietro questo fenomeno di coop che nascono e spariscono trovi spazio la criminalità organizzata mentre oltre 4 mila cooperative tra quelle che operano legalmente, corrono il rischio di morire di legalità. Come ha sostenuto il presidente Gardini ‘non possiamo lasciare che la moneta cattiva che scacci quella buona.’  conclude il consigliere regionale.