3 milioni dal Fondo regionale e, in arrivo, 80 milioni per il piano forestale. Il sostegno al territorio un investimento per produrre reddito ed occupazione

Ammontano a 3 milioni di euro le risorse stanziate nel 2015 dalla Regione per il Fondo regionale per la montagna. Fondi che si vanno ad aggiungere ai 16,5 milioni confermati anche per quest’anno per la gestione associata dei servizi in capo alle Unioni di tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna. Nei prossimi mesi poi, sarà sottoposto all’esame dell’Assemblea legislativa per la sua approvazione,  il piano forestale su cui, da qui al 2020, sono disponibili 80 milioni di euro di finanziamenti, oltre 60 dei quali attivati dal nuovo Programma di sviluppo rurale.

Si tratta di finanziamenti consistenti e importanti per sostenere lo sviluppo del territorio ma anche per produrre reddito ed occupazione– ha sottolineato il consigliere Gianni BessiRispetto a quello precedente,  il nuovo Psr prevede infatti maggiori opportunità per la forestazione e contiene azioni e finanziamenti che vanno dalla lotta agli incendi boschivi alla meccanizzazione forestale, dalla redazione dei Piani di assestamento alla formazione professionale, dagli interventi per migliorare la struttura delle foreste a quelli per realizzare impianti di teleriscaldamento pubblici e privati. Importanti sarà rafforzare queste opportunità di sostegno al territorio nell’ambito del percorso di riforma associativa con le Unioni – sottolinea BessiSu questo è stata espressa una volontà chiara da parte dell’assessore regionale al Bilancio e riordino Emma Petitti. Il rapporto con le Unioni montane – conclude il consigliere ravennate – è importante per riuscire a realizzare un reale processo di riforma che consenta di ottenere semplificazione, economie e di garantire i servizi a cittadini e imprese.’