L’atto, primo firmatario Gianni Bessi, per tutelare il settore floro-vivaistico regionale dopo le misure restrittive adottate da Paesi stranieri in seguito all’epidemia che colpito esclusivamente gli oliveti pugliesi: “L’Emilia-Romagna leader mondiale nell’attività vivaistica”

“Il batterio Xylella, individuato in Puglia, nella provincia di Lecce, ha generato una epidemia che ad oggi ha interessato esclusivamente gli oliveti pugliesi, ma sta provocando danni alle esportazioni di prodotti vivaistici a livello nazionale, poiché nonostante siano in corso azioni e misure per impedirne la diffusione, si assiste ad una situazione di chiusura ingiustificata dei mercati esteri rispetto a tutta la produzione vivaistica italiana”. Lo scrive il Gruppo Pd in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa – primo firmatario Gianni Bessi – per chiedere alla Giunta di continuare ad agire presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (MiPaaf) “perché l’Emilia-Romagna e tutto il territorio nazionale al di fuori delle aree delimitate sia identificata formalmente quale area xylella free”. Nel documento si chiede inoltre di rafforzare le azioni diplomatiche, anche per il tramite della Commissione Ue, nei confronti di quei Paesi terzi che hanno adottato misure restrittive “che colpiscono gravemente e in modo indiscriminato le nostre produzioni vivaistiche” e di intervenire “a tutela del settore in modo tempestivo e prioritario onde evitare l’impatto economico ed occupazionale che altrimenti questa prolungata situazione di chiusura dei mercati comporterebbe”. “La Regione Emilia-Romagna- viene ricordato nella risoluzione- si attesta quale leader mondiale, nell’attività vivaistica esportando il 50% della propria produzione nei mercati europei ed internazionali, e costituisce un bacino di produzione territoriale con specificità e caratteristiche di grande rilievo tecnico ed economico”. La stessa Regione vanta inoltre “un’efficiente rete tecnica di supporto alle aziende che garantisce un controllo capillare del territorio e che può fungere da sistema di rilevamento di eventuali focolai iniziali della batteriosi”.