da agi.it del 23-09-2016

Roma – “L’Italia ha finalmente un piano industriale all’altezza delle proprie esigenze e, soprattutto, delle proprie necessita’”: questo il commento del consigliere regionale Pd Emilia Romagna, Gianni Bessi, sul Programma industria 4.0 presentato durante il convegno organizzato da AvioAero e Formiche.net dal ministro Carlo Calenda. “I contenuti sono quelli che da tempo in molti stiamo indicando come ‘urgenti’ per fare ripartire quella che, non dimentichiamolo, e’ ancora il secondo settore manifatturiero d’Europa”. Andando nello specifico delle linee contenute nel documento, Bessi sottolinea come siano condivisibili i tre elementi che stanno alla base del Piano; cioe’: investimenti, produttivita’ e innovazione.

“Molto bene l’introduzione di incentivi fiscali per 13 miliardi, la definizione di una cabina di regia che riunisce tutti i ministeri collegati allo sviluppo e, soprattutto, la messa a bilancio di investimenti che per il 2017 saranno di 10 miliardi. E anche che si punti decisamente sulle attivita’ innovative, ad alto contenuto tecnologico come presentato al convegno di oggi dal titolo affascinante “Rinascimento Industriale: un nuovo modello multidisciplinare per la crescita “. il settore della difesa, della sicurezza informatica e delle reti strategiche hanno queste caratteristiche. Sul punto della ‘crescita’ e’ ora importante capire ‘dove’ investire, in quali campi. La mia proposta e’ di cominciare proprio da quello che e’ uno dei sistemi produttivi piu’ importanti e ‘multisciplinari’ cosa che piu’ conta, piu’ tecnologicamente avanzati del nostro Paese, cioe’ il settore energetico, che si porta a fianco quello gigantesco della meccanica e impiantistica. Proprio recentemente, riprendendo le parole dell’AD di Eni Claudio Descalzi, avevo avanzato l’idea di trasformare il tessuto industriale collegato all’oil&gas che opera lungo le coste adriatiche nel ‘laboratorio del futuro industriale italiano’, insomma intervenire nell’area adriatica coniugando il gas a km Zero (made in Italy) e progetti avanzati sulle rinnovabili. Non dimentichiamoci – ha aggiunto l’esponente del Pd – che proprio quello della costruzione di impianti offshore e’ importante per il made in Italy quanto la moda e la Ferrari.

L’Adriatico diventerebbe il laboratorio dove testare la nostra tecnologia e costruire un percorso di transizione energetica e formare ed educare le nuove professionalita’ e la nuova classe dirigente. Come fece del resto Enrico Mattei”, ha concluso Bessi.

 

pubblicato su portoravennanews