Un’aula universitaria e una lezione per gli studenti del primo anno di ingegneria dell’Ambiente e Territori. Corso: Energia, Idrocarburi e Ambiente del Prof. Paolo Macini.
Stavolta in cattedra ci sono io per parlare di gasdotti, di transizione energetica e di etica dell’energia: un tecnico avrebbe spiegato che calcoli fare per progettare un gasdotto, o che materiali usare.
Io ho cercato di spiegare perché sono importanti, al punto che le nazioni si scontrano su dove farli passare, e perché la nostra vita di ogni giorno non può farne a meno. E anche di quante persone, di quante famiglie vivono grazie a un settore che è facile demonizzare, basta un po’ di demagogia, ma che è indispensabile.
Mi hanno chiamato, ci sono andato volentieri e mi hanno ascoltato, come sanno fare i ragazzi che hanno passione per i propri studi: all’inizio ero un po’ nervoso ma è andata bene, perché sapevo che anche un ‘non tecnico’ come il sottoscritto può condividere qualcosa con questi ragazzi che sono i progettisti di domani, o i supervisori degli impianti di estrazione.
È stata una grande esperienza: ho guardato il futuro negli occhi di questi ragazzi. E mi sono rincuorato.

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