INCONTRO DI LEGACOOP AGROALIMENTARE E DEL COMITATO AGROALIMENTARE DI LEGACOOP ROMAGNA SULLA RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA POST 2020

Parteciperà l’ON. PAOLO DE CASTRO

Giovedì 16 novembre 2017 ore 10.30

c/o sala convegni Legacoop Romagna in via Faentina n. 106 – Ravenna

 

Agricoltura e politiche comunitarie, a Ravenna la filiera Legacoop Romagna incontra Paolo De Castro

Nel dibattito sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti di Cevico, Promosagri e cooperative braccianti, Fruttagel, Apros, Sopred e Romagna Coop Food

Il ritorno a una partnership forte tra chi produce cibo e chi governa le politiche agricole comunitarie e più risorse. Questo chiede la filiera agroalimentare di Legacoop, che oggi a Ravenna ha incontrato l’europarlamentare Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo.

Ad accoglierlo il vicepresidente di Legacoop Romagna, Giampiero Boschetti, il responsabile di settore Stefano Patrizi, il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l’assessore all’Agricoltura Massimo Cameliani. La nuova PAC arriverà dopo un lungo dibattito, non prima del 2024, ha spiegato De Castro, ma la discussione è già avviata. A gennaio sarà attivo il nuovo Regolamento Omnibus, di cui lo stesso De Castro è stato relatore e ideatore, che contiene importanti passi avanti di materia di semplificazione burocratica sui pagamenti diretti e fa chiarezza sui regimi di concorrenza per le aggregazioni di agricoltori.  “La PAC, un tempo perno delle politiche della UE, in questi anni ha subito un ridimensionamento di risorse di quasi un quinto – ha ricordato in apertura Patrizi nella sua analisi – mentre la produzione di cibo è rimasta un tema strategico e altre realtà, come USA e Cina, hanno fatto scelte opposte. Senza politiche pubbliche forti, inoltre, rischia di venire meno il ruolo di un settore determinante per i redditi di milioni di produttori e lavoratori, l’impatto sul clima, la tutela delle acque, la gestione del paesaggio e la sicurezza alimentare. Il mercato comune, tra l’altro, mette in concorrenza agricoltori italiani con paesi in cui un’ora di lavoro costa 4 euro”.  Nel dibattito i rappresentanti delle imprese hanno evidenziato che la burocrazia e la semplificazione devono essere il primo nodo da affrontare, riferendosi in particolare alle assicurazioni e al PSR. Sono intervenuti, tra gli altri, Marco Nannetti (Cevico), Sebastiano Ricci (CAB Campiano), Giovanni Giambi (Agrisfera), Italino Babini (Apros e Sopred), Stanislao Fabbrino (Fruttagel e Romagna Coop Food), Marcello Sanzani (Promosagri).  “La globalizzazione è un dato di fatto, va governata e non subita, ha concluso De Castro, specie in un settore agroalimentare che trae valore dalla trasformazione delle materie prime e dall’export. L’Italia esporta miliardi di euro in formaggi e pasta, l’Emilia-Romagna ha un forte protagonismo sul vino e non solo”.