L’Assemblea legislativa approva il progetto di legge presentato dalla Giunta. Cambia il modo di guardare al futuro del territorio e alla crescita qualitativa dei centri urbani

In sintesi

Approvato in Assemblea legislativa, dopo un lungo confronto con i territori, il progetto di legge della Giunta: tutela del territorio e dell’ambiente, legalità, trasparenza e semplificazione i punti cardine del provvedimento.

Taglio del 60% delle previsioni urbanistiche, riduzione dall’11% al 3% della quota di espansione dei territori urbanizzati, 30 milioni di euro per la riqualificazione degli spazi, del costruito e per l’adeguamento sismico.

Il presidente Bonaccini: “Svolta storica. Una giornata importante per l’Emilia-Romagna”.

L’assessore Donini: “Riduzione dell’urbanizzazione senza mortificare lo sviluppo, riqualificando e migliorando quello che abbiamo già per rendere le città più belle e più vivibili”.
L’ Emilia-Romagna ha una nuova legge urbanistica: il provvedimento, voluto dalla Giunta regionale, che cambia in modo radicale il modo di guardare al futuro del territorio e alla crescita qualitativa dei centri urbani, è stato approvato oggi in Assemblea legislativa, dopo un lungo confronto con gli enti locali, le categorie economiche, gli ordini professionali e i sindacati, passato per numerose assemblee nei territori stessi.

Tutela del territorio, rispetto per l’ambiente, crescita intelligente, attenzione alla legalità. Sono i punti centrali della legge (“Disposizioni regionali sulla tutela e l’uso del territorio”), che sarà operativa dal 1^ gennaio 2018.

Molti gli obiettivi: al primo posto la riduzione delle attuali previsioni urbanistiche e l’introduzione del principio del consumo di suolo a saldo zero: secondo le stime, con la nuova legge si passa da 250 chilometri quadrati di previsione, sulla base degli attuali strumenti urbanistici, a 70 kmq. Si riduce anche la percentuale di territorio urbanizzato per ogni Comune: dall’11 al 3%.
Sono questi i numeri che certificano il limite all’espansione delle città e spingono verso la rigenerazione urbana e la riqualificazione degli edifici. Per questo sono già previsti 30 milioni di contributi regionali.

Il freno all’espansione urbanistica è però accompagnato allo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale, al sostegno alle imprese in caso di investimenti strategici che puntino alla crescita economica e all’aumento dell’occupazione, alla tutela del territorio agricolo.
Inoltre, per il raggiungimento di questi obiettivi è prevista la semplificazione delle procedure e una forte affermazione dei principi di legalità e trasparenza.

 

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