Mercoledì 20 Dicembre 2017 ore 9.00

c/o Camera dei Deputati – Palazzo San Macuto – Sala del Refettorio

Di seguito il Comunicato stampa

DALL’OMNIBUS ALLA RIFORMA DI MEDIO TERMINE DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE
Cosa cambia per l’agricoltura


Paolo De Castro ha presentato questa mattina una guida alle novità introdotte dalla riforma di medio termine della PAC

Roma, 20 dicembre 2017. Sono state presentate stamattina a Roma da Paolo De Castro le novità della politica agricola comune che saranno in vigore dal 1 gennaio 2018. All’iniziativa organizzata dal primo Vice Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo e relatore per la proposta, hanno partecipato il Presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati Luca Sani, i membri delle Commissioni agricoltura di Camera e Senato, i presidenti delle organizzazioni dei produttori e delle cooperative, le associazioni di categoria del settore agroalimentare, rappresentanti dell’industria alimentare e gli assessori regionali all’agricoltura. Ha concluso i lavori il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.

La riforma di metà percorso della Pac (ex Omnibus) è stata approvata la scorsa settimana dalla Plenaria di Strasburgo con 503 voti a favore, 87 contrari e 13 astenuti e, nella stessa giornata, dal Consiglio dei ministri dell’agricoltura Ue. Prevede aiuti ‘verdi’ più semplici da gestire per aziende e amministrazioni nazionali, conferma il principio che identifica gli agricoltori ‘veri’ quali beneficiari degli aiuti e li dota di strumenti più accessibili per proteggersi dal rischio climatico e dai crolli improvvisi di reddito. Novità sono in arrivo anche per gli agricoltori under 40, per l’utilizzo degli aiuti accoppiati alla produzione, che potranno essere attivati in funzione anticrisi e per il rafforzamento della posizione contrattuale dei produttori nella filiera agro-alimentare


“L’approvazione delle modifiche ai quattro atti di base della Pac 2013 – ha spiegato De Castro – è stata il pezzo forte di questa legislatura europea per quanto concerne il settore agricolo. Un’opportunità che si è concretizzata grazie al determinante e determinato contributo del Parlamento europeo. La proposta di regolamento avanzata dalla Commissione quindici mesi fa conteneva solo piccoli aggiustamenti, insufficienti a mettere gli agricoltori in condizione di superare le difficoltà incontrate nell’applicazione delle misure varate nel 2013, e non all’altezza delle sfide che i sistemi agroalimentari stanno affrontando”.

“L’urgenza di modificare, in alcuni casi profondamente, il sistema di regole oggi in vigore – ha ricordato De Castro – è stata colta dagli eurodeputati, che più che emendare la proposta della Commissione ne hanno fatta una propria. Su alcune questioni il dibattitto in sede di negoziato con il Consiglio e con l’esecutivo dell’UE è stato intenso, ma credo che il punto di equilibrio che si è riusciti a trovare possa soddisfare gli agricoltori. Inoltre, essere riusciti a far passare tante proposte degli eurodeputati e a stralciare dal Regolamento ‘Omnibus’ la parte agricola per consentirne un’immediata applicazione certifica il protagonismo del Parlamento europeo, unica tra le istituzioni Ue a essere direttamente eletta dai cittadini”.

“L’approccio coraggioso e la visione più ambiziosa del Parlamento su alcuni temi come le prerogative delle organizzazioni di produttori nella filiera – ha sottolineato De Castro – risultano inoltre rafforzate e legittimate dalla recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue che ha fatto chiarezza sulle deroghe al diritto della concorrenza di cui le Op e le loro associazioni possono godere secondo i Trattati”.

“Il valore e i contenuti delle modifiche apportate, che fanno di questo regolamento una vera e propria riforma di medio termine della Pac, saranno il punto di partenza per ragionare sul futuro delle politiche agricole e si integrano con le riflessioni contenute nella Comunicazione della Commissione sulla Pac post 2020”, ha concluso De Castro.