Lo scorso dicembre i consiglieri regionali del Pd Gianni Bessi e Stefano Caliandro hanno presentato un’interrogazione alla giunta regionale sul calo del finanziamento UE dei programmi italiani per la promozione dei prodotto agroalimentari. “Dagli oltre 33 milioni di euro del 2016 nel 2017 si è passati a poco più di 3 milioni. Un calo di più del 90% – affermano Bessi e Caliandro –  che non può non destare preoccupazione”.

“L’Assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli in risposta alla nostra interrogazione ci ha informato che la Regione è a conoscenza della situazione. Pur non potendo intervenire direttamente su un sistema molto centralizzato, la Regione ha instaurato un rapporto con la specifica Direzione generale della UE per favorire l’accesso alle opportunità di finanziamento da parte di tutti i soggetti interessati. Abbiamo inoltre appreso dall’Assessore – sottolineano i consiglieri PD Bessi e Caliandro – che la Commissione europea, a seguito delle evidenti sperequazioni che hanno caratterizzato gli esiti del bando 2017, ha deciso di modificare il metodo di valutazione dei progetti: per garantire maggiori uniformità in futuro le candidature saranno vagliate da una terna di esperti e non più da uno solo. Il suggerimento ai soggetti interessati, inoltre, è di presentare progetti orientati ad obbiettivi specifici e circoscritti”.

“Ringraziamo l’Assessore Caselli per la prontezza della risposta e per le attività che su questo tema sono state portate avanti dalla Regione. Nei prossimi mesi, insieme all’on. De Castro e ai 37 europarlamentari italiani che stanno portando avanti una battaglia specifica in UE , continueremo a monitorare la situazione e ad adoperarci perché in futuro ci sia maggiore bilanciamento sulle scelte. La politica agricola comune (PAC) è stata istituita allo scopo di aiutare gli agricoltori europei a rispondere alle esigenze di 500 milioni di cittadini dell’UE. Non è concepibile – concludono Bessi e Caliandro – che alcuni paesi europei vengano favoriti a discapito dell’Italia e in questo modo così netto”.

 

Politiche agricole europee. Bessi: “Non si giustifica un calo così marcato di risorse europee all’Italia. Fare subito chiarezza con la Commissione europea” (7 dicembre 2017)

 

Il consigliere regionale del Pd Gianni Bessi presenta un’interrogazione alla giunta, in linea con un documento presentato dal parlamentare europeo Paolo De Castro e firmato da 37 suoi colleghi italiani di diverse forze politiche. 

 

I consiglieri regionali del Pd Gianni Bessi e Stefano Caliandro hanno presentato un’interrogazione alla giunta regionale per portare avanti una battaglia aperta in Europa dal vice presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro e sostenuta in modo trasversale da 37 europarlamentari italiani. “Nel 2017 il finanziamento Ue dei programmi Italiani per la promozione di prodotti agroalimentari – spiega il consigliere Bessi – è passato da più di 33 milioni di euro nel 2016, a poco più di 3 milioni. Si tratta in concreto di un calo di più del 90%. Con la nostra interrogazione intendiamo sapere se la giunta regionale sia conoscenza del problema e chiedere di agire perché la commissione europea di chiarisca quali siano state le modalità di applicazione dei criteri seguiti in fase di valutazione”.

“Occorre sapere dalla Commissione Europea le ragioni di questa evidente assenza di bilanciamento nelle risorse – prosegue Bessi – e chiedere di poter pubblicare i parametri valutativi riguardanti i programmi vincitori, in un’ottica di maggiore trasparenza verso i cittadini”. “Ricordo che la politica agricola comune (PAC), prevista dal Trattato istitutivo delle Comunità, è una delle politiche comunitarie di maggiore importanza perché impegna circa il 34% del bilancio dell’Unione europea ed è stata istituita allo scopo di aiutare gli agricoltori europei a rispondere alle esigenze di 500 milioni di cittadini dell’UE. La Pac punta in particolare a garantire un approvvigionamento alimentare stabile e sicuro a prezzi abbordabili per il consumatore e un tenore di vita dignitoso agli agricoltori, settore in cui l’Italia ancor più di altri Stati membri, è leader. Non è concepibile ad esempio l’aver accentuato in modo così netto, con le scelte dell’ultimo anno, il divario geografico tra Francia, Spagna e Italia”.

In allegato il testo dell’interrogazione depositata

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In allegato la risposta dell’Assessore regionale Simona Caselli (18 gennaio 2018)

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