Nell’atto d’indirizzo si critica la decisione della Commissione europea e si chiede al governo di portare la questione a Bruxelles. Ok da Pd, Si, Prodi (Misto) e Tagliaferri (Fdi), astenute le altre opposizioni

Non si può applicare una tassazione sui canoni riscossi dalle Autorità del sistema portuale perché si tratta di “enti pubblici e non economici che amministrano il demanio marittimo in nome e per conto dello Stato, senza svolgere alcuna attività di impresa”. E’ il principio, espresso in Aula dal consigliere del Partito democratico Gianni Bessi, che sta alla base dell’impegno che l’Assemblea legislativa ha richiesto alla Giunta approvando una risoluzione firmata da Bessi ed altri otto consiglieri dem: Antonio Mumolo, Lia Montalti, Manuela Rontini, Massimo Iotti, Stefano Caliandro, Mirco Bagnari, Paolo Calvano e Marcella Zappaterra.

L’atto d’indirizzo impegna l’esecutivo regionale a “verificare col governo, in particolare col ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a che punto sia il percorso di chiarimento avviato con la Commissione europea sulla questione, insistendo sulla necessità di fare valere in sede comunitaria la peculiarità di questi enti pubblici che non svolgono alcuna attività economica e dunque non possono essere configurabili come soggetto imprenditoriale”.

“Ad aprile scorso- ha spiegato Bessi- la Commissione europea ha mosso una contestazione all’Italia secondo la quale il mancato assoggettamento delle Autorità del Sistema Portuale all’imposta sul reddito delle società configurerebbe un possibile aiuto di Stato”. Una contestazione definita dallo stesso democratico “illogica” e che potrebbe “gravare sui bilanci delle Autorità, costringendo ad aumentare i costi delle concessioni e rendendo meno competitiva l’offerta per gli armatori, che sceglierebbero altri porti con danni incalcolabili per il nostro sistema portuale”. E ha aggiunto: “Nella nostra regione c’è il porto di Ravenna, uno dei principali porti italiani, nonché la sede di una delle quindici Autorità del Sistema Portuale”.

Sulla stessa linea d’onda anche Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia che ha sottolineato come la contestazione della Commissione europea sia “immotivata” prima di annunciare il proprio appoggio alla risoluzione. L’atto d’indirizzo è stato quindi votato favorevolmente dal Partito democratico, da Sinistra italiana, da Fratelli d’Italia e da Silvia Prodi. Astenuti invece Lega nord, Movimento 5 stelle, Forza Italia, Michele Facci e Gianluca Sassi.

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Video – L’intervento del Consigliere Bessi nella seduta assembleare del 30 gennaio

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