Tutto quello che sta succedendo nel Pd, tra effetto Zingaretti e il nuovo attivismo di Romano Prodi in vista del 21 marzo, festa del patrono d’Europa

Il nuovo attivismo di Romano Prodi, come padre nobile del Pd, che all’indomani della vittoria di Nicola Zingaretti ha detto di risentirsi a casa pare portare bene al partito che si appresta a sloggiare dalla sede del Nazareno. Oggi l’ex presidente del Consiglio ed ex numero uno della Commissione europea ha rilanciato in un’intervista a Il Sole 24 Ore la sua idea di esporre in ogni casa la bandiera europea e quella italiana, in vista della giornata della primavera, il 21 Marzo, che è anche festa del patrono d’Europa, San Benedetto (PolicyMaker è stato tra i primi a parlare dell’iniziativa lanciata dal professore di Bologna in un’affollata conferenza stampa a Milano).

I SONDAGGI FANNO BEN SPERARE

Contestualmente sondaggi pubblicati o ancora nei cassetti danno il Pd in crescita. Superata la soglia critica del 20% ma sopratutto invertito il trend negativo, citando un totem della sinistra come Nanni Moretti.

EFFETTO ZINGARETTI?

Ma cosa sta succedendo? Si può parlare di un effetto Zingaretti? Certo, ma il tutto si mixa con un po’ di fattori accumulati in questi mesi: la litigiosità dell’immagine del governo del cambiamento che – come ben sanno quelli del Pd – produce sempre un effetto di devastante logoramento. Del resto chi punta tutto sull’immagine e sul marketing deve aspettarsi il classico riflusso. Il M5S, che tutti i sondaggi danno in calo, ne sa qualcosa. Tutto in una fase di nuovo movimentismo che sta tornando di quotidiana attualità nella nuova folla che rappresenta contrarietà alle politiche gialloverdi dalla Torino dei Si Tav, dalla piazza di Milano contro il razzismo, a un combinato disposto di intenti tra sindacati e Confindustria sulle infrastrutture, investimenti, energia ecc. che ha visto il 9 febbraio a Roma sfilare insieme lavoratori e imprenditori con il casco giallo come simbolo. Certo.

L’INIZIATIVA PRO-EUROPA

Prodi e i suoi, che stanno organizzando la distribuzione delle bandiere europee (il coordinatore dell’iniziativa è Giulio Santagata, già ministro, coadiuvato da Gianni Bessi, consigliere regionale del Pd in Emilia Romagna), hanno in mente di coinvolgere una serie di corpi intermedi, dal sindacato (in primis la Cgil con la sua rete capillare su tutto il territorio nazionale) ai movimenti cattolici che hanno sempre visto nel centro sinistra uno sfogo naturale della propria azione sociale. Insomma si sta cercando di creare attorno al Pd una specie di movimentismo, spontaneamente contrario al Governo a guida giallo verde, che vuole aprire una nuova stagione sul fronte del lavoro, dello sviluppo, della crescita per un modello sostenibile ambientalmente ma anche socialmente ed economicamente. Una conferma di questo lavorio sono i contatti di Zingaretti per formare un fronte più ampio di opposizione con nuove alleanze. Ma da più Europa a Pizzarotti il sentimento è andare in questa elezioni da soli per contarsi. Per contare poi nelle future alleanze per le elezioni anticipate. Su cui molti scommettono. Sarà così? Intanto il professore di Bologna si sta spendendo per invertire il trend negativo, anche se questa parola a sinistra non piace molto, come direbbe Moretti. Appunto.