Bilancio. 20 milioni di euro per i Comuni delle province di Piacenza, Rimini e Medicina, bus e treni regionali gratuiti per gli under 14, taglio della Tari per famiglie e imprese: via libera della Giunta all’assestamento 2020, la prima manovra post Covid movimenta 150 milioni di euro.  “Uno sforzo straordinario che guarda alla ripartenza e per garantire la tenuta sociale ed economica dell’intera comunità emiliano-romagnola”

Alle aziende turistiche 12 milioni di euro, 21 milioni per il settore agricolo, 10 milioni per concludere il Tecnopolo di Bologna, 10 milioni per difesa del suolo e protezione civile. Poi fondi per digitalizzazione della pubblica amministrazione, voucher sport, cultura, rigenerazione urbana, telefonia in montagna

Sostegno ai Comuni più colpiti dall’emergenza Covid, con 20 milioni di euro per gli investimenti di quelli delle province di Piacenza e Rimini, zone arancioni a lungo, e di Medicina, nel bolognese, ex zona rossa.  Poi 8 milioni di euro destinati al trasporto pubblico locale gratuito per gli under 14, che da settembre non pagheranno su bus e treni regionali, primo importante passo verso l’estensione del beneficio a tutti gli studenti fino a 19 anni nei cinque anni di mandato, senza escludere la possibilità di comprendere anche gli universitari. Ancora, il taglio della Tari, la Tariffa sui rifiuti, per famiglie e aziende da parte degli enti locali, con lo stanziamento di altri 2 milioni di euro (5,5 in totale). E ancora, 12 milioni per le imprese del settore turistico, 10 milioni per il Tecnopolo di Bologna (50 complessivi) e 21 per l’agricoltura regionale, fondi restituiti dal Ministero alla Regione dopo una lunga vertenza su crediti pregressi.

Si aggiungono altri 8 milioni per il sostegno finanziario alle attività produttive, in particolare sul fronte green. Quindi 1 milione a sostegno dell’editoria, con il finanziamento del nuovo bando previsto dalla legge regionale (mentre entro la prossima settimana uscirà il bando a sportello per l’assegnazione di contributi sempre a favore delle emittenti televisive e radiofoniche, testate web e della carta stampata operanti in Emilia-Romagna, 1 altro milione di euro già stanziato in via straordinaria dalla Giunta per le difficoltà causate dall’emergenza Covid) e 3,5 milioni per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione e per implementare lo smart working nei Comuni. Altri 3,5 milioni di euro per i voucher sport per le famiglie e per la cultura, a sostegno degli artisti e degli operatori del settore.

Questa, in sintesi, la manovra definita dalla Giunta regionale nell’assestamento del Bilancio 2020, capace di movimentare circa 150 milioni di euro – la prima dopo il lungo lockdown -, che guarda a territori, famiglie, lavoro e imprese. Il provvedimento inizierà ora il suo iter in Assemblea legislativa, dove la discussione finale in Aula è prevista per fine luglio.

“Una manovra straordinaria, per dimensione e obiettivi, che pur sviluppandosi in un contesto molto complesso, basti pensare alle conseguenze della pandemia sui conti pubblici, contribuisce al nostro obiettivo principale, quello di garantire la tenuta sociale ed economica dell’intera comunità emiliano-romagnola. Con risorse certe– prosegue il presidente della Regione, Stefano Bonaccini– vogliamo sostenere una ripartenza basata su sostenibilità, innovazione digitale, nuove modalità di lavoro e capacità di investimento degli enti locali, assicurando loro maggiori spazi d’azione, a partire dalle aree più colpite dall’epidemia come il piacentino, il riminese e Medicina. Stiamo mobilitando ogni risorsa possibile per consolidare l’attività di programmazione legata all’utilizzo di tutti i fondi disponibili, statali ed europei, insieme a quelli regionali, e alla condivisione delle scelte con i territori stessi e le parti sociali”.

I 52,5 milioni di euro di minori entrate accertate finora a causa della crisi, sono state coperte con trasferimenti statali per 42,5 milioni e con 10 milioni di fondi regionali. I risparmi registrati grazie a un buon rendiconto (17 milioni di euro), allo sblocco di avanzo vincolato (22 milioni di euro) e al reimpiego di risorse sempre vincolate degli anni scorsi, hanno quindi reso possibile i nuovi interventi programmati per complessivi 150 milioni di euro.

“La predisposizione dell’assestamento- spiega l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano– si colloca in una fase molto delicata per i bilanci pubblici. Inoltre, è in corso un confronto tra Governo e Regioni per definire l’impegno dello Stato nella copertura delle minori entrate delle Regioni, stimato in 2 miliardi di euro. La redazione del progetto di legge sull’assestamento tiene conto di questo e del fatto che si sta discutendo anche dell’opportunità per i bilanci regionali offerta dalla riprogrammazione dei fondi europei. L’esito positivo di questo confronto sarà indispensabile, non vogliamo certo programmare tagli da qui a fine anno, vogliamo anzi poter dare solide basi alla ripresa, recuperando ogni posto di lavoro, creandone di nuovi e realizzando il patto della ricostruzione che condivideremo con i territori”.

La manovra in sintesi
Politiche sociali e sostegno al trasporto pubblico –
Previsto un ampliamento del Fondo sociale regionale di 4 milioni di euro e l’investimento di 1,2 milioni per l’abbattimento di barriere architettoniche. Ci sono poi maggiori risorse per il trasporto pubblico locale: 8 milioni di euro che andranno a finanziare, in particolare, bus e treni regionali gratuiti per gli under 14 nonché l’eventuale necessità da settembre di potenziare alcuni servizi alla luce delle limitazioni di capienza dei mezzi dovute alle regole sul distanziamento.

Sostegno alle imprese – Sostegno per 11,6 milioni di euro alle imprese turistiche della Costa, della montagna e delle aree interne, ai soggetti gestori degli impianti sciistici oltre ad un ampliamento della attività di promozione turistica. Inoltre, il rientro di 8 milioni di euro da fondi rotativi verrà impegnato per il sostegno finanziario alle aziende, con particolare attenzione sul fronte energetico. Un milione di euro andrà a sostegno dell’editoria.

Digitalizzazione della PA – Previsto un investimento di 3,5 milioni nella digitalizzazione della Pubblica amministrazione, in particolare con il sostegno ai progetti per l’implementazione dello smart working nei Comuni, nelle Unioni dei comuni e nelle Province. Verranno inoltre finanziati interventi sulla infrastrutturazione informatica e digitale della Regione nonché interventi per collegamenti veloci negli stabilimenti balneari e negli impianti sportivi. Inoltre, è previsto l’investimento di 500mila euro per la telefonia in montagna.

Sostegno a famiglie e imprese sulla Tari – La Regione ha deciso, in accordo con Atersir, di incrementare di 2 milioni di euro, per complessivi 5,5 milioni, il fondo per l’abbattimento della tariffa rifiuti da parte degli enti locali, con particolare attenzione ai nuclei familiari più in difficoltà e alle Pmi.

Sostegno agli investimenti degli enti locali – Per alimentare la leva degli investimenti pubblici e le sue ricadute nei territori, asse strategico su cui puntare per uscire dalla crisi, stanziati 20 milioni di euro per gli investimenti in conto capitale dei Comuni nei delle Province di Piacenza, Rimini e nel Comune di Medicina.

Investimenti in ricerca, ambiente e difesa del suolo – Grazie allo stanziamento previsto nel DL 34/2020 di 40 milioni di euro e ai 10 milioni messi a disposizione dalla Regione, viene finanziata per complessivi 50 milioni di euro la realizzazione nel Tecnopolo di Bologna di un nuovo hub europeo della ricerca. Sul versante ambientale sono previsti 10 milioni di euro per interventi di emergenza per calamità naturali e per interventi di difesa del suolo e di protezione civile. Verrà inoltre scorsa la graduatoria dei progetti di rigenerazione urbana per 4 milioni di euro, che interesserà in particolare 6 Comuni montani.

Interventi a sostegno dello sport e della cultura per 3,5 milioni di euro, con particolare attenzione, nello sport, al sostegno alle famiglie attraverso voucher e, nella cultura, al sostegno degli artisti e degli operatori del settore. Inoltre, verranno destinati al settore agricolo 21 milioni di euro restituiti alla Regione dallo Stato.

Bocciato l’odg del M5S contro la Cispadana. Il documento ha ottenuto il sì da ER Coraggiosa ed Europa Verde

Pubblicato su estense.com il 29 luglio 2020

L’Assemblea ha approvato a maggioranza il rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2019.

“Saldo di competenza positivo tra entrate e spese di 440 milioni di euro, rispettando i vincoli del pareggio di bilancio e riducendo il debito di altri 41 milioni (oltre 236 in cinque anni), il tutto senza alzare le tasse e proseguendo anche l’azione di contenimento delle spese di funzionamento della macchina regionale: una Regione Emilia-Romagna virtuosa che rispetta i vincoli di finanza pubblica”, ha dichiarato il relatore di maggioranza del provvedimento, Gianni Bessi del Partito democratico.

Di parere opposto il relatore di minoranza Daniele Marchetti (Lega): “Rileviamo che negli anni è stata depotenziata la rete sanitaria territoriale, in particolare nelle periferie, con evidenti problemi emersi nella recente fase emergenziale: il nostro giudizio su questo bilancio, quindi, non può che essere negativo”. Critico il consigliere anche su alcune leggi approvate nella scorsa legislatura, come quella contro le discriminazioni in ragione dell’orientamento sessuale.

“Non è tutto oro quello che luccica”, ha esordito Marco Lisei di Fratelli d’Italia, che ha criticato le scelte dell’amministrazione regionale: “Un rendiconto efficace non deve generare avanzi e disavanzi eccessivi, mentre in Emilia-Romagna l’avanzo raggiunge i 440 milioni: si evidenzia quindi un’incapacità di utilizzare la totalità delle risorse a disposizione”. Il consigliere ha poi parlato di “capacità di spesa calata rispetto al 2018, così come la velocità di cassa”. Lisei è poi intervenuto sul tema delle partecipate dall’ente, parlando di “situazione debitoria e creditoria preoccupante”.

Giancarlo Tagliaferri, anche lui di Fdi, ha invece affrontato il tema della gestione dell’emergenza sanitaria: “Abbiamo dovuto subire limitazioni della libertà, alcune legittime e condivisibili altre meno legittime, anche, a nostro avviso, per tacitare le critiche, considerato che anche i dati diffusi durante l’emergenza in certi casi sono sembrati finalizzati a zittire le opposizioni e a creare un clima di terrorismo sanitario (come è stato chiamato), che ci è sembrato sfociare, in certi casi anche recenti, in un nuovo modello di autoritarismo politico”. Il consigliere ha poi parlato della situazione in corso: “La nostra economia è oggi allo stremo, le scuole non sono ripartite e, a fronte di quello che emerge dalle dichiarazioni e dai media, la ripartenza potrebbe essere un disastro e anche il fallimento del nostro modello sanitario è sotto gli occhi di tutti”. Per Tagliaferri “il rischio è quello di paralizzare la nostra comunità, di cancellare la fiducia nel futuro e quindi di bloccare ogni stimolo a intraprendere e a investire”.

Emiliano Occhi (Lega) ha invece parlato, sempre sul tema partecipate, del “rischio che la governance di queste strutture si orienti sempre più al privato”. Il consigliere ha quindi chiesto all’amministrazione regionale, in particolare sulle partecipate nelle fiere della regione, “di contribuire a valorizzare la componente pubblica”. Ha anche sollecitato, sempre sulle fiere, “particolare attenzione sulle fusioni”.

Silvia Piccinini (Cinquestelle) ha invece richiesto al governo regionale, con la presentazione di un ordine del giorno, “di abbandonare il progetto dell’autostrada a pedaggio Cispadana a prescindere dall’analisi costi-benefici, ricollegabile all’impegno che la Regione Emilia-Romagna ha preso con il concessionario: mentre i costi e i benefici dovrebbero essere calcolati anche alla luce degli effetti dell’inquinamento da traffico sull’aria e conseguentemente sulla salute dei cittadini”. La consigliere chiede quindi di trasformare queste risorse “in investimenti diretti al potenziamento della mobilità sostenibile”. Piccinini sollecita poi l’Assemblea “a sostenere anche finanziariamente i temi ambientali”.

Iniziativa, quella dei Cinquestelle, che ha raccolto il favore di Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa), “la nostra posizione è nota da tempo”, e di Silvia Zamboni (Europa Verde), “siamo da sempre contrari alla Cispadana”. Critiche invece Marcella Zappaterra (Pd), “chiediamo di aprire i cantieri in fretta per un’opera che è prioritaria per i territori coinvolti”, e Giulia Pigoni (lista Bonaccini), “la Cispadana è un’opera strategica per i nostri territori, che speriamo di portare a casa il prima possibile”.

Al termine della discussione l’assessore al Bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale Paolo Calvano ha parlato di “molti obiettivi raggiunti con questo rendiconto che chiude un quinquennio”. A partire “dalla riduzione della tassazione e del debito regionale”. Ha poi spiegato che “i numeri che portiamo oggi nel rendiconto sono utili ad affrontare i mesi e gli anni che ci aspettano: questa elevata capacità gestionale è evidenziata anche dagli indicatori di performance finanziaria, che rilevano un alto grado di realizzazione delle entrate e delle spese previste (oltre 90 per cento)”.

 

In allegato le infografiche con le principali misure adottate nell’assestamento di Bilancio 2020.

ASSESTAMENTO BILANCIO 2020