Il mio Intervento in merito alla Relazione per la Sessione Comunitaria dell’Assemblea legislativa per l’anno 2015, ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 16/2008.

  • Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune affinché proseguano gli sforzi tesi ad incrementare la trasparenza dei negoziati sul TTIP e affinché sfocino in un accordo globale che garantisca il rispetto delle norme UE in materia di diritti fondamentali.

 

Grazie, Presidente.

L’esposizione,nel tempo che abbiamo dopo la relazione del consigliere Poli del gruppo del PD è dedicata alla presentazione della risoluzione che il gruppo del Partito Democratico, di cui faccio parte, presenta sul tema TTIP. Lasciatemi tre minuti solo per esprimere tre concetti. Da una parte la soddisfazione di poter intervenire in quest’Aula su questo tema, visto che ho avuto la fortuna di aver vissuto e toccato l’idea della utopia europea come studente, (pochi giorni fa si è festeggiato il tema a Bologna), con il progetto Erasmus, un’esperienza indelebile per ogni persona che l’ha fatta. L’importanza di questa seduta e della nostra risoluzione vuole evidenziare chiaramente la consistenza, come è stata spiegata bene da Poli, dell’export, dell’economia e di che cosa l’Emilia-Romagna rappresenta nel mondo come anche le cifre dette dall’onorevole professor De Castro dei 700 miliardi di saldo attivo e dei 100 miliardi. La nostra risoluzione non affronta solo il tema economico ma prende in esame anche come le relazioni, i rapporti e gli scambi si concretizzano tra persone e a livello mondiale. Tutto questo fa parte crediamo delle nuove domande della politica che ci vengono richieste di fronte a quelle responsabilità ben richiamate dal Presidente Bonaccini. Do chiaramente per letta la relazione, ma voglio evidenziare che chiaramente ogni accordo, ogni trattato e ogni rapporto tra persone deve essere sempre ambizioso, vincolante e trasparente a tutti i livelli di governo e deve generare una vera apertura durevole dei mercati e una base di fiducia reciproca tra persone e popoli che consentono chiaramente agevolazioni commerciali. Dobbiamo prestare attenzione ai beni e servizi, alle misure strutturali, alla cooperazione tra presone, tutelare al contempo standard normativi, protezione dei consumatori, evitare quel dumping sociale, fiscale e mentale che proprio l’Europa ha consentito in questi settant’anni dopo la seconda guerra mondiale di portare in molte realtà, come l’esempio dell’Emilia-Romagna rappresenta.

Grazie.