La relazione

Legge comunitaria regionale per il 2017 (ogg. 4572) e collegato (ogg. 4573)

 

Premessa  

 

L’Europa è il luogo al mondo dove le libertà individuali, lo spirito democratico e la giustizia sociale si sono sposati ed hanno prodotto eccellenti risultati fino ai giorni nostri.

Quest’anno è il 60° anniversario del Trattato di Roma. Rispetto a 60 anni fa conosciamo come l’Europa, il progetto europeo, abbia avuto una funzione di progresso della civiltà umana senza precedenti, e che altre epoche non hanno conosciuto.

Fra 60 anni chi si guarderà indietro spero che trovi vivo e presente lo spirito del Trattato di Roma: puntare sulla crescita delle persone, sulla formazione dei giovani ad esempio.

E proprio quest’anno coincide con il 30° anniversario del Programma Erasmus, e come ex studente che ha avuto tale borsa di studi nel 1992 non posso che testimoniare che nessuna frontiera potrà fermare la voglia di futuro e di libertà…della civiltà.

Pertanto oggi con la Comunitaria entriamo nel vivo dell’Europa, del suo ordinamento e delle scelte normative che essa conduce. Diventiamo protagonisti come legislatori di questa costruzione di civiltà.

Da alcuni anni la legge regionale comunitaria dell’Emilia-Romagna associa l’adeguamento dell’ordinamento regionale all’ordinamento comunitario e un forte processo di semplificazione e revisione normativa attraverso il cd “progetto di legge Collegato”.

 

La legge comunitaria regionale per il 2017 e il “Collegato”

 

Il progetto di legge comunitaria in esame, è parte del meccanismo di partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla formazione e attuazione del diritto europeo, nel rispetto delle prescrizioni della legge regionale 16 del 2008 (Norme sulla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla formazione e attuazione del diritto comunitario, sulle attività di rilievo internazionale della Regione e sui suoi rapporti interregionali. Attuazione degli articoli 12, 13 e 25 dello statuto regionale).

Questa proposta di “Legge comunitaria per il 2017”, è lo strumento principale con cui adeguare l’ordinamento regionale a quello europeo, come accade ormai con cadenza annuale da diversi anni.

In particolare, questa interviene nella fase discendente e cura il coordinamento del nostro ordinamento con:

  • le direttive comunitarie più recenti,
  • alcune importanti indicazioni contenute nel rapporto conoscitivo per il 2017 approvato dalla Giunta regionale, col quale è stata evidenziata la necessità di apportare modifiche a talune importanti leggi regionali.

Tale attività di allineamento dell’ordinamento regionale alle novità introdotte in quello europeo è un lavoro di continua e preziosa manutenzione del corpus giuridico regionale, svolto nella ricerca della semplificazione e teso alle reali esigenze dei cittadini.

La connessione con il diritto comunitario, delle proposte di modifica all’ordinamento regionale, tende a garantire e promuovere la trasparenza e la concorrenza fra gli operatori, attua recenti direttive europee e coordina norme dello Stato adottate nel rispetto delle norme comunitarie.

La presente proposta di legge incide sulle materie:

  • delle attività produttive con importati novità per turismo, commercio e energia;
  • dell’agricoltura, con il recepimento e l’integrazione della disciplina sanzionatoria dettata per il vitivinicolo a livello europeo con il Regolamento europeo 1308 del 2013, che disciplina il sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli, col quale si definiscono gli obblighi e le sanzioni amministrative relative alla gestione delle superfici vitate. Sono comprese, inoltre, le disposizioni che puntano ad allineare la normativa regionale del settore apistico e della caccia di selezione al cinghiale;
  • della cultura in tema di “sale cinematografiche”, aggiunto con un emendamento della Giunta in commissione
  • dell’abbattimento del digital divide attraverso la società dell’informazione, che consente a Lepida SpA (società in house della regione) di offrire al pubblico per conto degli enti locali l’accesso ad internet in wi-fi.
  • dell’editoria locale con un emendamento da approvare in aula.

Inoltre con tale proposta di legge la regione promuove l’istituzione di un ufficio di collegamento per i rapporti con EFSA (Ente Europeo Sicurezza Alimentare con sede) a Parma, e l’insediamento a Bologna del Centro europeo per le previsioni metereologiche e sviluppo della società dell’informazione.

Pertanto, le parole chiave con cui la presente proposta si articola sono: semplificazione, partecipazione, integrazione, sviluppo.

In particolare, le norme regionali oggetto di modifica sono:

  • la L.R. 41/1997 “Interventi nel settore del commercio”, in particolare all’art. 8, comma 4 e art. 9, comma 2 per definire in conformità agli orientamenti comunitari i requisiti che debbono avere le imprese per accedere ai contributi della legge;
  • la L.R. 12/1999 “Norme per la disciplina del commercio su aree pubbliche”, in particolare all’art. 5 per evitare che titoli abilitativi non idonei all’esercizio del commercio su tali aree, restino nella disponibilità delle imprese, ed all’art. 7 per prorogare a tutto il 2017 la validità dei tesserini per gli hobbisti rilasciati nel 2015;
  • la L.R. 4/2016 “Ordinamento turistico regionale” in particolare agli articoli 8 e 12 per rendere l’attività di promo-commercializzazione turistica più efficace sul territorio nazionale ed europeo;
  • la L.R. 12/2006 “Disciplina dell’esercizio cinematografico” in particolare agli articoli 1, 3, 4, 5, 6, 7, 9 per dare attuazione alla Legge 220/2016 la quale, in aderenza con l’articolo 167 del “Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea”, ha coordinato la promozione del settore audiovisivo con le regole comuni sul territorio europeo;
  • la L.R. n. 26/2004 “Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia”, in particolare agli articoli 6, 8, 15, 18, 28 e 29 al fine di eliminare i riferimenti alle Province al fine di rendere il testo coerente con la nuova allocazione delle funzioni in seguito ai processi di riordino istituzionale. In commissione è stato accolto un emendamento che estende alle materie energetiche le vigenti disposizioni per le materie ambientali dell’articolo 14 della legge regionale 25/2016;
  • la L.R. n. 13/2015 “Riforma del sistema di governo regionale e locale”, in particolare all’art. 17 allo scopo di dare maggiore coerenza al sistema e completare il trasferimento di funzioni autorizzative in materia di energia ad ARPAE.

Al contempo, non deve restare in secondo piano il progetto di legge “Collegato alla legge comunitaria per il 2017”, che rappresenta il quarto processo di sfoltimento, di semplificazione e revisione del sistema normativo regionale. In questo caso, si prevede l’abrogazione di 78 leggi regionali varate negli anni ’90, “una grande opera di snellimento che evita la stratificazione di leggi nel tempo con l’obiettivo di rendere la legislazione regionale più comprensibile”.

 

L’esame della proposta di legge e gli emendamenti

 

Il lavoro svolto nelle commissioni in sede consultiva è stato proficuo, ricco di spunti interessanti ed ha consegnato all’aula una proposta di legge più articolata e completa.

Le integrazioni e la correzione di alcuni refusi hanno permesso per esempio di riproporre l’ENEA quale interlocutore della Regione per la definizione delle azioni prioritarie nella programmazione energetica regionale, come previsto nell’attuale stesura della LR 26 del 2004.

Sono stati approvati 10 emendamenti della Giunta e due del relatore di maggioranza al “Progetto di legge Comunitaria”, mentre sono stati due gli emendamenti tecnici al “Collegato” proposti dalla giunta ed approvati dalla Commissione referente.

Per quanto riguarda la prima, attraverso otto emendamenti della Giunta, è stato aggiunto un ulteriore capitolo in tema di “sale cinematografiche”. In coerenza con le disposizioni dell’articolo 167 del “Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea”, che promuove regole uniformi per la diffusione ed il sostegno all’audiovisivo nel mercato comune.

Gli ultimi due emendamenti della giunta hanno determinato un “aggiornamento rispetto alla normativa nazionale” adottata nel 2016 con la L. 220 alla luce della politica comune europea del settore.

Anche gli articoli sul turismo, oggetto di un ulteriore emendamento della Giunta hanno leggermente modificano la legge 4/2016 “Ordinamento turistico regionale” allo scopo di rendere più efficace l’attività di promo-commercializzazione turistica in ambito comunitario, promuovere la concorrenza e dare coerenza alla legge. Le modifiche proposte rappresentano un perfezionamento della LR n. 4/16 allo scopo di assicurare un efficace rispetto della normativa europea nell’utilizzo dei fondi relativi alla promo-commercializzazione.

Il tema delle eventuali nuove concessioni nel settore energetico mira a valorizzare il ruolo delle comunità locali indirizzando le maggiori risorse disponibili verso lo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche, l’incremento industriale e interventi di miglioramento ambientale, nonché verso gli interventi di efficienza energetica e valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili. (In commissione è stato approvato un emendamento del relatore che prevede che le royalties aggiuntive possano essere destinate anche alla promozione di competenze diffuse sui temi dell’energia e dell’ambiente.)

Infine, in aula viene presentato un emendamento alla legge 11 del 2017 “Disciplina dell’editoria Locale” teso a garantire l’accesso ai contributi anche per le redazioni composte da lavoratori part time operanti in questo importante settore merceologico.

 Conclusioni

 

La discussione in Assemblea Legislativa conclude l’iter legislativo e contribuisce alla costante interazione e integrazione tra la nostra Regione e l’Europa.

Come si diceva in premessa, l’Europa è un grande progetto in continua evoluzione. Serve un duro lavoro quotidiano.

Ricordando l’importanza per esempio della Politica Agricola Comune per le aziende agricole, del ruolo dei fondi strutturali cui le aziende più all’avvanguardia hanno potuto accedere, il vantaggio competitivo regionale maturato grazie ai fondi destinati alla innovazione tecnologica (R&D). La proposta di legge comunitaria ed il suo collegato cercano di onorare tali richieste con semplificazione delle norme e dei processi, partecipazione alle scelte, integrazione e sviluppo del nostro territorio e delle sue eccellenze nel contesto europeo e mondiale.