da Ravennanotizie.it

Tanti presenti al convegno su legalità e logistica tenutosi a Cervia

E’ quanto emerso nel corso del convegno “Legalità e rispetto delle regole nella logistica”, che si è tenuto venerdì 27 febbraio a Cervia

Logistica e porto sono stati confermati dalla Regione Emilia Romagna come elementi centrali di investimento. Ma nel corso del convegno, organizzato da Filt Cgil,si è dato molto risalto anche al tema della legalità sul lavoro: Filt e l’associazione Libera con il progetto “Infiltrazioni legali” hanno avviato un percorso per la diffusione della cultura della legalità nel mondo del lavoro.

Il convegno, organizzato da Filt Cgil, ha radunato nella sala Musa tantissima gente, con molti delegati del settore, cittadini e rappresentanti di istituzioni, imprese e tutta la portualità, il facchinaggio e l’autotrasporto. Filt e Cgil esprimono grande soddisfazione nella convinzione che il tema posto sia centrale e attuale. Il lavoro è strumento imprescindibile per l’accesso ai diritti costituzionalmente garantiti e, quindi, è diritto fondamentale. Illegalità e irregolarità sono fenomeni pervasivi che vengono agevolati e favoriti dalla crisi in atto, ma anche dalle ultime norme di legge che deregolamentano le tutele del lavoro.
“Legalità è cultura, partecipazione, coinvolgimento trasversale – dice il segretario provinciale della Filt Cgil, Danilo Morini – di individui, istituzioni, forze sociali. Coltivare e progettare i diritti, rendere le persone, i ragazzi, i lavoratori consapevoli che ne sono portatori e che devono e possono pretenderli e salvaguardarli è parte integrante dell’affermazione della legalità e del rispetto delle regole”. Il dibattito ha registrato grandi sintonie tra i relatori, ma anche alcuni marcati distinguo. Le distanze più evidenti si sono manifestate, tra Confindustria e sindacato, sul tema della responsabilità solidale di impresa. “Noi pensiamo – dice Morini – che se un’impresa terziarizza una parte di attività (e sempre più spesso avviene in ambito logistico per facchinaggio, stoccaggio o spedizione di merci e manufatti) lo fa per scopi organizzativi o convenienza rispetto ai propri costi. Quando il costo dell’attività terziarizzata, spesso meramente esecutiva, è inferiore al costo dell’applicazione del solo contratto di settore, come può l’impresa cedente pensare che via limpidezza nel soggetto che ha chiamato a operare sia esso impresa o cooperativa vera o finta? Bisogna quindi rendere responsabile l’impresa cedente sia per le mancanze economiche e normative patite dai lavoratori dell’appaltatore che per le eventuali evasioni contributive, fino all’obbligo dell’assunzione di tutti i lavoratori coinvolti nell’appalto o cessione. E’ questo uno degli elementi centrali di tutela presenti nella legge di iniziativa popolare sulla quale la Cgil sta raccogliendo le firme”.
Logistica e porto sono stati confermati dalla Regione Emilia Romagna come elementi centrali di investimento; in particolare il consigliere regionale Gianni Bessi, confermando l’impegno della Regione sul tema della legalità a partire dalla legge 3/2014 sul facchinaggio e dal piano per il lavoro, ha posto l’attenzione al tratto romagnolo della nuova E55 e comunicato che il presidente Bonaccini ha richiesto al Governo che il nuovo piano nazionale per le infrastrutture preveda ulteriori 30 milioni (derivanti da fondi europei già stanziati per l’Italia) per il porto di Ravenna.