Uccidere l’innocenza? Parigi o Nizza generano molte domande, domande scandalose. Una domanda scandalosa è scomoda più per chi la pone che per chi tentasse di rispondere e riguarda le modalità di questo scontro confronto culturale, perché il dialogo è tale solo a condizione che tra le parti sia concreta la volontà di intendersi. Volontà che pare del tutto assente in questi interlocutori. È un terrorismo afinalistico, o comunque con una finalità inconciliabile secondo qualunque parametro con i diritti umani perché presuppone una secca negazione della libertà e nega qualunque valore alla diversità (ribadisco culturale e non solo religiosa). Forse la nostra “democrazia” e il nostro “dialogo” (che è in realtà un monologo poiché unilaterale) non rischia di concedere una vittoria senza opposizione a chi gioca secondo altre regole? (quali regole possa risultare efficace adottare è poi tutta un’altra faccenda)
Credo che sola una risposta culturale possa essere la risposta. Anzi già un’azione in campo. In particolare dalle comunità islamiche, dai loro rappresentanti e leader in Europa e non solo in Europa, devono iniziare una azione senza sosta, iniziando a condannare gli attentati ma soprattutto dare un segnale netto di lontananza culturale e di azione dal ‘messaggio’ di Isis o di altri fanatismi di contrapposizione.
L’analogia è forzata o non ci sta ma la faccio lo stesso assumendomene la forzatura. Ai tempi del terrorismo delle BR che si richiamava al comunismo, il Pci non solo condannava ma dava una risposta culturale e di contrapposizione e c’è chi ha pagato con la vita per questo. Altro esempio forzato e di nuovo assumo la forzatura ma pensiamo solo se ci fossero dei ‘terroristi cattolici-cristiani’ che si organizzano e producano del terrorismo con atti come farsi esplodere dentro una moschea, quale sarebbe la risposta della chiesa cattolica, del mondo e comunità cattolica? Di assoluta condanna sì ma di una risposta ed azione culturale. E li combatterebbero senza sosta. Ogni giorno. E la risposta del perché li combatterebbero – in particolare le gerarchie – è talmente ovvia…