Il corso di geopolitica che presentiamo vuole con cadenza annuale illustrare gli sviluppi delle interdipendenze tra la geopolitica e l’economia e con tutto ciò con cui entriamo in ‘relazione’. Con la consapevolezza che ci troviamo in una fase liquida – per dirla con Bauman – anzi in una fase dove le regole non esistono ma sono reali solo le eccezioni – per dirla con un più made in Italy Jovanotti. Oggi la vera regola è il ‘sottosopra’, dove tutto viene ribaltato con estrema velocità, anzi con estrema accelerazione. Quindi è proprio il difficile concetto di ‘sottosopra’ che vogliamo mettere al centro del nostro corso, ragionando insieme sulla possibilità di una bussola che riconosca un nord tutt’altro che immobile.

Prospettando le strategie e quali opportunità, rischi ed alternative si presentano in questa fase di incertezze e cambiamenti all’Italia e all’Europa, e con umiltà senza perdere di vista il quadro internazionale ma senza nemmeno discioglierci in esso.  Il corso, organizzato dal PD di Ravenna e coordinato da Gianni Bessi, Veronica Balbi e Lorenzo Margotti vuole offrire ai giovani (anni 18/25) appassionati di politica, di economia, di strategia in generale, uno strumento per affinare le proprie analisi, un’occasione di confronto in merito a temi, argomenti e fatti d’attualità o storici, anche apparentemente disarticolati che possano divenire occasioni per osservare il divenire geopolitico all’opera. Non un laboratorio né una “scuola” ma un’esperienza sul campo finalizzata alla raffinazione di un approccio previsionale delle dinamiche geopolitiche operanti ora come più intensamente che mai prima.

La consapevolezza che il ‘sottosopra’ può essere sfuggente, non prevedibile, e che almeno in linea di principio potrebbe investire (e invertire) anche il più puntuale dei metodi di ricerca. “Ben fatto, è meglio di ben detto” e per questo la finalità del corso sarà sempre intessuta di pratica e avrà lo scopo di rendere fluidi, almeno al pari della realtà che si intende analizzare, gli stessi indagatori.

Nella sua prima edizione 2017 il nostro corso vuole fare una ricognizione di una parte elementi di novità caratterizzanti (sapendo che è impossibile toccarli tutti), anche dietro le apparenze, le cause agenti sul pianeta e focalizzando tale analisi in particolare sulla distribuzione mondiale di alcuni fattori di criticità, e ai suoi risvolti socioeconomici ed etici. La filosofia e la storia, da sempre elementi preziosi e distintivi della cultura proprio del nostro paese, saranno per l’occasione delocalizzate rispetto ai tradizionali punti di osservazione retrospettiva e riorientate verso il futuro, perché il passato è passato e se certamente senza radici un albero non può crescere, neppure può farlo senza nuovi germogli.

All’attività preparatoria all’azione concreta, che sarà condotta durante confronti-scontri tra relatori e partecipanti dei singoli panel che si terranno tra il mese di ottobre e novembre, seguirà un focus da svolgere a Bruxelless presso il parlamento Europeo il 29 e 30 novembre, in una due giorni di immersione nella geopolitica in carne e ossa.

Visto che abbiamo scelto il concetto del ‘sottosopra’ come guida, ecco il nostro cantiere per farvi un idea del corso. Fedeli al sottosopra partiamo proprio dalla fine, che a Bruxelles svolgeremo un confronto, ‘scontro’ con l’On. De Castro col quale esamineremo l’itinerario della corsa alla terra (e auspicabilmente per la terra), sfida sempre più attuale in un pianeta di quasi 7 miliardi di abitanti. Alcuni assi portanti della questione sono stati individuati nella questione energetica, che oggi costituisce a propria volta una fondamentale sfida tanto tecnologica quanto geopolitica, e a guidarci dunque questo sentiero sarà il consigliere regionale Gianni Bessi, dall’interno della sua House of Gas, attivo sul territorio e non solo come catalizzatore della questione energetica. Imprescindibile per l’inevitabile correlazione è dunque parso il tema delle vie di comunicazione , e in particolare delle ‘vie dell’acqua’ che si configurano come un alimento fondamentale dell’evoluzione dei sistemi socioeconomici globali. Ad illustrare tala centralità di questo tema sarà il Presidente dell’Autorità portuale di sistema Adriatico Daniele Rossi. La rilettura del background e delle vere e proprie fondamenta del mondo delle democrazie attuali sarà affidata al giornalista Paolo Pingani, col quale si sottolineerà la vitalità discreta di tali radici antiche. Trasversalmente sarà con Filippo Onoranti, phd in filosofia della scienza, che tenteremo di offrire strumenti per mettere in relazione le teorie ed il mondo prendendo come paradigma di base quella particolare rete che è lo human network.

La forma si comporta sempre più spesso come la sostanza, ed il metodo si fa così metodologia. Il confronto-scontro tratteggia una modalità di “lezione” anche qui ‘sottosopra’, destrutturata dal concetto ex cattedra: una classica tavola rotonda (oggi workinggroup o thinkinggroup per seguire l’english style) dove il relatore introdurrà temi o suggestioni per dare l’abbrivio alla riflessione che proseguirà attraverso un attivo ed orientato brainstorming. Al termine degli incontri, visto che la scrittura è stata la più rivoluzionaria e catartica tra le tecnologie, verrà richiesto un proprio contributo nel format dei 1500 caratteri, perché il ‘sottosopra’ è anche sintesi. E sarà richiesto ai partecipanti un giudizio anonimo sui singoli panel. Perché per il giudizio serve la vera partecipazione.

In allegato:

– la lettera di descrizione del corso di geopolitica

– il programma

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