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GENNAIO 2019
Al termine del quarto anno di legislatura e con l’avvento del 2019, che vede iniziare l’ultimo anno del mandato dell’assemblea regionale, vorrei condividere con voi alcuni aspetti che hanno caratterizzato l’azione di governo della giunta e della maggioranza del Presidente Stefano Bonaccini.
Ho avuto l’onore, grazie al Partito Democratico di Ravenna che mi ha dato fiducia candidandomi quattro anni fa, di occuparmi direttamente di provvedimenti organici alla vita dell’intera regione. Grazie alla fiducia accordatami dal gruppo, sono stato relatore di maggioranza in parti specifiche dei provvedimenti di carattere programmatorio ed economico, delle leggi derivanti il recepimento dalle direttive dell'Unione Europea, come la Legge comunitaria o il Documento Economico Finanziario Regionale e del bilancio previsionale della Regione. Questa esperienza mi ha permesso di lavorare a contatto con persone altamente qualificate e con le idee chiare.
Per questo, anche con l'ultima esperienza da relatore di maggioranza al bilancio di previsione di oltre 12 miliardi, ho cercato di contribuire alla manovra di una Regione che non si vuole fermare, che non si accontenta dei risultati raggiunti, ma che investe e innova. Una Regione credibile, sostenibile, con i conti in ordine. Che lavora per la riduzione del carico fiscale ai cittadini, alle famiglie e alle imprese. Che investe 360 milioni di euro con fondi propri per sviluppo e lavoro, ambiente e territorio, montagna, turismo e mobilità sostenibile, che salgono a 1 miliardo grazie al pieno utilizzo dei fondi europei.
Una manovra che sostiene politiche che attraggono persone e investimenti; che pone massima attenzione all’equità sociale, alla ridistribuzione del reddito e alle persone più in difficoltà grazie al reddito di solidarietà e all’abolizione del superticket in sanità.
È un bilancio che ha una dignità europea perché solo dentro l’Europa potremo garantire benessere e futuro a donne, uomini e in particolare ai giovani di questa regione. È un bilancio onesto, perché parte da numeri corretti e reali per costruire politiche corrette e reali.
Il prossimo appuntamento sarà per il bilancio consolidato di metà anno. Non dimentichiamoci che "i numeri non mentono mai". Stay tuned.

QUI TROVATE TUTTO IL MATERIALE SULLA LEGGE DI BILANCIO

APPELLO AI CASCHI GIALLI
CI MOBILITIAMO CONTRO LO STOP A 5 STELLE SU TRIVELLE E DINTORNI?

 
Il governo, con l’ultimo provvedimento, sospende per tre anni i permessi di prospezione, ricerca e di coltivazione di idrocarburi, decidendo di affidarsi esclusivamente a fonti di energia importate.
Le conseguenze saranno dannose anche per lo sviluppo del nostro territorio che, almeno fino a ieri, poteva contare su 2 miliardi di investimento dell’Eni per l’estrazione di 4 miliardi di mc/anno di gas naturale italiano.
Ancora una volta abdichiamo a sostenere un’attività industriale in cui siamo all’avanguardia nel mondo, che dà lavoro a migliaia di persone e che permette a migliaia di famiglie di vivere e pagare le tasse.
Cosa intende rispondere il governo alle migliaia di lavoratori che ogni mattina indossando il proprio casco giallo lavorano onestamente nelle ormai definitivamente demonizzate piattaforme che definisce marginali? Su che cosa intende basare la politica industriale italiana?
Vorrei che i caschi gialli, insomma le migliaia di laureati, tecnici, maestranze, si mobilitassero per andare sotto i palazzi del potere a favore della crescita, dello sviluppo, della ricerca scientifica. E io sarò al loro fianco

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Come sempre vi ringrazio anticipatamente dei vostri pareri, delle critiche e, perché no, anche dei complimenti che siete soliti mandarmi.

Gianni

 
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