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SABATO 16 MARZO ALLE ORE 11 IN PIAZZA DEL POPOLO A RAVENNA si terrà una manifestazione a difesa dei lavoratori e delle imprese dell'energia Italiana, per sostenere la transizione energetica, le fonti rinnovabili e l'estrazione del nostro gas naturale
 

Il Governo ha bloccato le attività estrattive costringendoci ad aumentare le importazioni.
La sospensione di 18 mesi delle attività di ricerca di idrocarburi si rivelerà un colpo gravissimo al settore Oil & Gas nel nostro Paese. L’effetto per molte aziende sarà il trasferimento della propria sede all’estero dove ci sono progetti definiti e favorevoli condizioni di lavoro ma che non hanno costruito in questi anni l’eccellenza tecnologica dell’Italia che finora ha portato tanti benefici economici.

* In tutti i paesi in cui si perseguono gli obiettivi COP21, il gas è considerato il solo elemento in grado di traghettarci verso una transizione energetica a bassissime emissioni. L’estrazione di gas naturale deve essere bloccata nei territori destinati alla salvaguardia ambientale ma non deve essere demonizzata in luoghi come l’Adriatico centrosettentrionale in cui da 60 anni viene svolta con grande professionalità tecnica e sicurezza ambientale.

* Le energie rinnovabili non sono oggi in grado di sostituire quelle fossili; possono accompagnarne la decrescita prendendone progressivamente il posto, ma questo non può accadere nel breve periodo. La sostituzione del gas naturale potrà avvenire nel medio termine perché gli impianti a gas a copertura dei picchi sarebbero comunque utilizzati quotidianamente per tamponare l’intermittenza del vento e gli ingressi solari alla rete.

* I posti di lavoro persi dall’industria nazionale del settore Oil & Gas, oltre a quelli del relativo corposo indotto, non potranno essere né in termini numerici né in termini di profili professionali sostituiti da altrettanti lavoratori del settore rinnovabili. Occorrono molti anni e ingenti capitali per affrontare e gestire la ricerca, la formazione, le start up e le imprese dell’industria delle rinnovabili che andrebbero finanziate.

In un paese che importa oltre il 90% del proprio fabbisogno di gas naturale, petrolio e derivati, la produzione nazionale è sostenibile ambientalmente perché riduce drasticamente le emissioni (oltre il 25% per il gas naturale), è sostenibile socialmente perché garantisce decine di migliaia di posti di lavoro con i più alti standard di salute e sicurezza sul lavoro ed è sostenibile economicamente perché consente al nostro Paese di risparmiare molti miliardi di euro all'anno.

Vi invito a partecipare alla manifestazione di sabato, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Ravenna insieme alle organizzazioni imprenditoriali e sindacali per rinnovare l’appello a Governo e Parlamento italiano affinché sia rivista la normativa che riguarda le attività estrattive.
 
Gianni Bessi
Consigliere Pd alla Regione Emilia-Romagna
 
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